Christian Eyer parla di Carl Craig

Oggi vi parlo di un artista di fama mondiale che ho avuto il piacere di ospitare ad uno dei Dome Music Showcase.

CARL CRAIG, persona umile, a tratti timida, ma tanto carismatica. Nominato ai Grammy come compositore, sicuramente stimato da tutti, si può definire un visionario, una icona della musica elettronica. Ha pubblicato la sua prima traccia nel 1989 su Virgin UK, poi alcuni singoli su etichetta gestita da Derrick May. Nel 1991 ha lanciato la sua etichetta discografica, Planet E, con l'innovativo EP "4 Jazz Funk Classics", sotto il suo alias 69. Label che nel 2011, per i suoi 20 anni, ha portato in giro per il mondo con i suoi artisti e collaboratori. Poi negli anni 2000 Craig ha esplorato ulteriormente il jazz come produttore (tanto per citare due album "The Detroit Experiment" e "Rebirth" del 2009) per il leggendario collettivo di Detroit Jazz, Tribe.

Rolling Stone nel 2012 ha nominato Craig uno dei migliori DJ, nello stesso anno è apparso anche sulla copertina di Mixmag. Nel 2015 è stato nominato tra i 100 migliori DJ dell'anno per Resident Advisor. Ha fondato il Detroit Electronic Music Festival nel 2000 ( ora intitolato Movement ) e lanciato nel 2014 all'ADE un nuovo evento, il "Detroit Love" , progettato per riunire e supportare i suoni di Detroit nei clubs e nei festival di tutto il mondo. Ha portato la musica di Detroit a Barcellona, ​​Madrid, Berlino, Parigi, New York, Los Angeles, San Francisco, Londra, Ibiza ed ovunque potesse. Spero presto di poterlo risentire, di aver l'occasione di vederlo ancora una volta dal vivo e di ripetere quell'incredibile esperienza così come fu in passato!.